Newsletter

La formazione continua nasce, cresce e si rinnova dentro l’impresa

La formazione continua nasce, cresce e si rinnova dentro l’impresa

Si è svolto lo scorso 30 ottobre l’evento Il tempo delle opportunità, organizzato dall’articolazione lombarda di Fondartigianato per presentare il piano di promozione annuale appena concluso.

Nel corso dell’evento sono state approfondite le opportunità di crescita per le imprese, con un focus su innovazione e valorizzazione del capitale umano.

Il ruolo dell’impresa nella formazione

“Il rapporto tra impresa e formazione è necessario e strutturale” ha ricordato Alessandro Tosti, uno dei referenti dell’articolazione lombarda del Fondo, presentando il rapporto finale “Monitoraggio e valutazione ex post della formazione finanziata nella regione Lombardia” riferito all’Invito 1/2022. “L’impresa non è solo destinataria, ma anche protagonista della formazione, poiché è luogo di produzione e trasmissione di conoscenza” ha aggiunto. Nel corso del suo intervento Tosti ha poi osservato come la formazione non si esaurisca nelle aule, ma si realizzi nella pratica quotidiana del lavoro, proprio come da sempre avviene nell’artigianato: il giovane apprendista impara lavorando accanto al maestro.

L’impresa trasferisce conoscenza in tutte le sue fasi — dalla nascita all’innovazione, dall’espansione ai nuovi mercati — e resta “custode del sapere produttivo”. Da questa consapevolezza nascono, nel 2000, i Fondi Paritetici Interprofessionali, “strumenti per promuovere la formazione continua e la riqualificazione dei lavoratori”.

La formazione continua come leva di crescita

Nel corso dell’evento si è ricordato come la formazione continua sia un fattore determinante per la crescita dell’impresa e per la gestione del cambiamento.

In particolare per:

- trasferire conoscenze e competenze ai lavoratori;

- migliorare la produttività e la competitività;

- promuovere la “responsabilità sociale d’impresa”;

- migliorare il clima aziendale, la sicurezza e la consapevolezza dei lavoratori.

Le piccole imprese, in particolare, devono investire nella formazione continua per adeguarsi a processi di innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione, colmando il divario di produttività rispetto ai competitor europei.

In questo contesto, la formazione finanziata è un’opportunità concreta per superare i costi legati alla sospensione delle attività produttive.

Risultati e soddisfazione

Il “Rapporto Fondartigianato Lombardia 2025” ha coinvolto 717 imprese e 4.206 lavoratori della regione. Oltre il 97,6% delle imprese e il 96,4% dei lavoratori si dichiara soddisfatto dei percorsi formativi. Le imprese indicano come principale canale di attivazione i professionisti (33,3%), seguiti dagli enti di formazione (29,8%), dalle scelte aziendali interne (25,1%) e dalle associazioni di categoria (10,7%). Il 30,7% delle aziende ha rilasciato attestazioni di competenze, ma il 46,4% non le ha ritenute necessarie. L’indagine evidenzia l’impatto positivo della formazione su competenze e produttività, pur segnalando la necessità di ampliare la certificazione e il coinvolgimento delle microimprese.

I benefici principali sono stati riscontrati in termini di rafforzamento delle competenze gestionali e relazionali; crescita delle competenze trasversali (soft skills) e maggiore empatia e rispetto per persone, strumenti e ambiente di lavoro.

Il valore sociale e culturale della formazione

Per Michela Rusciano, referente dell’articolazione, i fondi e la formazione continua sono “una politica attiva per eccellenza e un investimento nelle persone. Nel nuovo contesto del lavoro – ha sottolineato- i lavoratori scelgono le aziende anche in base alla qualità della formazione offerta, non solo al salario”.

Il punto di vista delle parti sociali

Per Fossati (CGIL) e Sangalli (Casartigiani), in rappresentanza delle parti sociali, la formazione è strategica per la sopravvivenza dell’artigianato, settore che costituisce l’ossatura produttiva e culturale del Paese. La formazione continua rafforza non solo le competenze individuali, ma anche la resilienza dei sistemi economici (come evidenziato anche dall’OCSE). “Serve un apprendimento permanente che sviluppi il potenziale umano, favorisca l’innovazione e migliori la fidelizzazione dei dipendenti” ha aggiunto Sangalli, senza dimenticare quanto cruciale sia l’interazione tra grandi e piccole imprese: “le microimprese sono spesso motori di innovazione diffusa”.

Le parti sociali regionali hanno rinnovato i contratti, inserendo Fondartigianato come riferimento per la formazione, ma solo il 26% delle imprese vi partecipa. Serve più consapevolezza sul fatto che ogni ora di formazione è un investimento sulla qualità, non un costo.

Pinzauti: unire visione nazionale e prossimità locale

Le conclusioni sono state affidate al direttore, Antonella Pinzauti che ha ricordato come il modello di Fondartigianato si basi su “concertazione, prossimità e fiducia”. Pinzauti evidenzia come il piano di promozione sia stato un percorso ricco di contenuti e risultati, capace di attrarre le imprese del territorio, anche attraverso workshop dedicati alla twin transition, valorizzando così la “famiglia produttiva”, ovvero coinvolgendo insieme imprenditori e lavoratori, “con l’obiettivo di rendere la formazione realmente spendibile e compatibile con le difficoltà delle micro e piccole imprese”. Pinzauti ha ricordato poi il ricorso a strumenti di comunicazione innovativi e a una governance multilivello, che ha permesso al piano di unire visione nazionale e prossimità locale. Pinzauti richiama la necessità di considerare la formazione continua un vero valore, anche quando interrompe i cicli produttivi, invitando a “mettersi in ascolto” per individuare gli strumenti più efficaci. Ha richiamato poi il titolo dell’evento, “il tempo dell’opportunità” che a suo avviso deve basarsi su crescita, formazione e innovazione. Sottolinea l’importanza di “semplificare l’accesso e la rendicontazione, rendere strutturale la partecipazione delle microimprese, e sviluppare indicatori di efficacia e engagement territoriale”. In un contesto di cambiamento e revisione istituzionale, Pinzauti invita a fare rete, a introdurre ogni sforzo per consolidare la fiducia delle imprese già aderenti e rendere più attraente la formazione continua per chi ancora non ne coglie il valore. L’obiettivo prioritario è a suo avviso di rendere strutturale e accessibile l’accesso alla formazione e di semplificare i processi di rendicontazione, anche con piattaforme digitali. Infine ha ricordato come sia molto importante “monitorare l’impatto e l’efficacia delle iniziative formative e rafforzare la rete territoriale e la fedeltà delle imprese aderenti”. Per concludere, secondo Pinzauti, “la formazione continua è il cuore del rapporto tra impresa, lavoratori e territorio. Una leva di crescita economica, sociale e culturale, strumento di innovazione e coesione, capace di trasformare il sapere artigiano in valore condiviso. Fondartigianato si conferma come punto di riferimento per accompagnare le micro e piccole imprese nel cambiamento, valorizzando le persone e costruendo un sistema produttivo sostenibile, competente e inclusivo”.

Archivio Inviti
Archivio Inviti
Archivio Gare
Mappa della Trasparenza
Libreria Voucher a Catalogo
Libreria Voucher a Catalogo
Area Riservata CDA
Area Lavoro CdA